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Colleferro, Santucci: “l’ospedale perde un altro servizio. Chiuso il centralino di notte”

Rimarrà attivo il giorno dalle 7 alle 22. Alla base della decisione dovrebbe esserci la riduzione del personale

L'ospedale Parodi Delfino di Colleferro sempre al centro dell’attenzione della popolazione dell’ampia zona a sud della provincia romana e del nord della Ciociaria. Questa volta per la perdita del servizio del centralino notturno. A portare all’attenzione della stampa la vicenda il consigliere comunale Andrea Santucci.

 “Dal primo giugno, mi giungono voci che per carenza di personale – spiega in una nota il consigliere Santucci - verrà chiuso il servizio notturno del Centralino, questo rimarrà operativo solamente di giorno dalle 7 alle 22. Perché non assumono altri centralinisti? Gli scellerati tagli lineari alla sanità regionale operati da Zingaretti, continuano a mietere altre vittime. Dopo la perdita di 100 posti letto, del centro trasfusionale, del reparto di Ostetricia e Ginecologia, della Pediatria, del Radiologo nei giorni festivi e di notte, del neurologo e di molto altro ancora, mi pongo una domanda:
quali altri reparti e servizi essenziali subiranno ulteriori tagli o rischiosi ridimensionamenti?

Se penso al nostro Pronto Soccorso, al servizio di Anestesia e Rianimazione, alla Chirurgia Generale e di Urgenza, penso alle oramai note e gravi carenze di personale medico. Tutti i reparti sono in serie difficoltà per mancanza di infermieri e oss. Mi domando quindi se si prospettano ulteriori riduzioni di pubblico servizio per i mesi estivi?  Una possibile soluzione che mi viene in mente nell'immediato è che occorrono soluzioni che motivino ed incentivino il poco personale rimasto in servizio. I soldi risparmiati dalla ASL per le mancate assunzioni dovrebbero essere utilizzati per incentivare chi ancora lavora e crede nel nostro ospedale per scongiurare possibili blocchi. 

Le incertezze gestionali, la mancanza degli standard minimi di sicurezza, le discutibili scelte dei vertici aziendali, creano scarsa attrazione per l'ospedale, per cui i giovani professionisti non vengono e chi già presente cerca di andare via, verso realtà lavorative più gratificanti ma soprattutto più sicure e meglio organizzate. Occorre pianificazione e programmazione, coinvolgendo direttamente i medici nelle scelte organizzative. Le decisioni arbitrarie ed unilaterali calate dall'alto aggravano i problemi piuttosto che risolverli.

Il diritto alla salute

Tutto questo è intollerabile, il diritto alla salute non si tocca e non si mette a rischio, sono convinto che il metodo Zingaretti abbia fallito perché vedere messo a rischio chiusura o ridimensionamento alcuni reparti per mancanza di programmazione da parte di chi, pagato con soldi pubblici,  avrebbe il dovere di far funzionare bene gli ospedali ed i servizi sanitari sul territorio,mi rende a dir poco furioso e disgustato.

Dov’è il sindaco?

Mi domando in fine: il Sindaco Sanna dov'è? Perché il Sindaco Sanna e la sua maggioranza rimangono in silenzio? Zingaretti perché non smette di fare proclami e campagne elettorali  ed inizia piuttosto a preoccuparsi veramente dei problemi della regione Lazio?  Quale consigliere comunale del territorio sono seriamente preoccupato, non posso e non possiamo assistere in silenzio alla lenta, ma sembrerebbe inesorabile, chiusura di altri servizi vitali per l'ospedale e fondamentali per la Sicurezza degli operatori e per la Salute dei cittadini, cittadini che ricordo vivono in un territorio gravato, oltretutto, da serie problematiche ambientali”.

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