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Valle Del Sacco

Colleferro, la carenza di personale all'ospedale oramai è cronica. Al pronto soccorso un solo medico in servizio di notte

La denuncia arriva dalle rappresentanti della Cisl che fanno il punto in una lettera indirizzata al Dg Santonocito anche sugli altri reparti con le medesime criticità

Ospedale di Colleferro sempre al centro dell'attenzione mediatica non solo per i lavori (nei giorni scorsi vi avevamo parlato di quelli di ampliamento del Pronto soccorso) ma soprattutto per la mancanza di personale sanitario che risulta essere in numero sempre molto esiguo. La denuncia arriva dalle rappresentanti Cisl.

"Con la presente codesta 0.S. porta alla Sua attenzione le molteplici ed irrisolte problematiche, che ancora ad oggi gravano sullo S. O. di Colleferro. Seguiamo con interesse, molto da vicino, come del resto sta facendo anche Lei, i lavori per l'ampliamento del Pronto Soccorso, lo stesso che vede ancora la presenza nel turno di notte di un solo Medico. Se si tiene conto che la nostra struttura - scrivono in una nota indirizzata al Dg della Asl Rm 5 le delegate Fp Cisl Marina Manfuro e Donatella Cumbolotti - eroga servizi ad un vasto territorio che comprende il Nord della ciociaria ed il sud della provincia di Roma ( c. a 130.000 abita. ) provato da un sostenuto inquinamento ambientale, si evince la necessità di incrementare il personale Medico ad oggi carente.

Anche negli alti reparti la situazione non è delle migliori, in particolar modo le unità di Medicina ed Urologia presentano la medesima criticità che non consente di fornire adeguate risposte ai bisogni di salute dei cittadini. Altra importante criticità si registra nei servizi di Endoscopia Digestiva e Diagnostica per Immagini in cui nonostante il gravoso impegno adoperato sia nelle attività ordinarie che in quelle degli Screening Oncologici sono dislocate su due livelli, gli ambulatori dedicati occupano spazi angusti che compromettono il lavoro e l'immagine degli operatori stessi, nonché la privacy dell'utenza. Quasi tutti i reparti sono sotto organico, molti pazienti si trovano di fronte a liste di attesa lunghissime, oggi acuite ancora di più dall'emergenza COVID.

Bene per le assunzioni di personale medico attinenti la sfera psichica,è necessario però colmare anche quel vuoto di figure deputate alla diagnosi e curadelle patologie organiche, riguardanti l'area Medica e Chirurgica le quali non riescono a soddisfare neanche il bisogno assistenziale ordinario.

All'ampliamento in essere della Rianimazione, necessariarnente dovrà seguire l'adeguamento delle risorse, che deve essere previsto per l'intero S. O. con particolare riguardo al Blocco Operatorio, dove due unità infermieristiche trasferite non sono state mai reintegrate, gravi criticità di personale infermieristico e di supporto si riscontrano anche nella U.O.C. di Ortopedia.

E' necessario che anche l'attività degli Ambulatori Ospedalieri venga preservata ed ampliata vista l'estrema carenza dell'assistenza materno-infantile, dopo il trasferimento nel 2015 dei reparti di Pediatria / Ostetricia e Ginecologia. I pazienti da alcuni mesi non possono più contare sull'ambulatorio della terapia del dolore, servizio che fino a poco tempo fa era integralmente incardinato e gestito all'interno del nostro Ospedale, rappresentando nel tempo un punto di riferimento a tutela dell'utente del diritto a non soffrire. 

Queste e non solo, sono alcune delle carenze che affliggono il nostro ospedale, alla scrivente non interessa fare il "tifo" per appartenere ad una Azienda anziché ad un'altra, vorremmo solo non essere sempre fanalino di coda, vorremmo che a tutti i pazienti sia garantito eguale diritto alla salute ed alla cura. 

L'utenza del nostro comprensorio, spesso si trova costretta a migrare, ad affrontare diversi chilometri, in cerca di soluzioni che invece potrebbe e dovrebbe offrire la nostra struttura attraverso una sanità proattiva del Territorio che risponda efficacemente alle necessita' di salute della popolazione, trovare insieme quelle formule condivise che sinergicamente risponderanno al bisogno di cura che rimane il nostro unico motivo di "esistenza lavorativa". Sempre disponibili al confronto costruttivo non solo con la faccia ma soprattutto con il cuore, attendiamo fiduciosi un segnale della Sua disponibilita'". 
 

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