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Coronavirus a Colleferro, un’altra giornata di isteria collettiva da uso intenso dei social

Sui telefonini degli abitanti della cittadina a sud di Roma sono iniziati a girare dei messaggi sulla positività di una persona che lavora in un supermercato che hanno fatto crescere l’ansia, ma con il passare delle ore le conferme ufficiali non sono arrivate

Giornata di ordinaria follia da social e dall’uso sfrenato delle nuove forme di messaggistica come whatsapp quella che si è vissuta il 12 maggio a Colleferro, nel sud della provincia di Roma. Una giornata che ci ha riportato alla mente al 22 febbraio 2020, alcuni giorni prima del blocco totale e della consapevolezza che oramai eravamo in piena emergenza sanitaria per il Coronavirus. In quell’occasione un paio di interventi degli operatori del 118 in città con i sistemi di protezione individuale (mascherine e tute) indossati per assistere due malati fecero scatenare il panico, ingiustificato, che dai social arrivò alle piazze.

Ecco come si è messa in moto l'ansia collettiva

Il meccanismo che fa crescere l’ansia tra gli abitanti della zona e che anche ieri si è innestato è stato sempre lo stesso. Ovvero sui telefonini degli abitanti di Colleferro sin dalla mattina sono iniziati a girare messaggi nei quali si parlava di una persona che nella giornata di domenica era risultata essere positiva al tampone per il coronavirus dopo essere tornata da un viaggio nel nord Italia e che la stessa una volta tornata al lavoro in un supermercato aveva contagiato i suoi colleghi che quindi sarebbero stati, a loro volta, “tamponati”.

Di questa notizia a distanza di ore e mentre in città iniziava a scoppiare il panico però non c’è stata la conferma ufficiale da parte dell’amministrazione comunale che, come sempre avviene in questi casi, attende la comunicazione da parte del sistema sanitario regionale che di prassi arriva dopo 2-3 giorni dall’accertamento della positività. Inoltre, non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda dove lavora questa persona.

Il messaggio dell’Assessore Calamita alle 23

In tarda serata a cercare di rasserenare gli animi l’assessore Giulia Calamita ha scritto un post su facebooK: “Basta con questi audio ridicoli!  Attenetevi alle notizie ufficiali e non alle scemenze senza proprietari che circolano. Così non fate un favore a nessuno se non a chi si diverte a diffondere notizie prive di fondamento per spaventarvi. La catena delle istituzioni a Colleferro ha funzionato bene, lasciatela lavorare ed attenetevi alle sue indicazioni ufficiali senza giungere a conclusioni affrettate e fuorvianti!”.

Fin qui la cronaca di quanto avvenuto nella convulsa giornata di martedì 12 maggio. In concreto, però, dall’inizio della pandemia la situazione dei contagi a Colleferro è stata sempre sotto controllo, sono stati 12 i casi accertati che sono stati isolati e sui quali si sono applicate tutte le procedure di controllo e di “tamponamento” messe in campo sulla Asl Rm5 sui familiari e le persone che hanno avuto contatto con i positivi. Proprio da qui nelle prossime potrebbe arrivare la conferma della positività di questa persona ed a seguire quella dei suoi colleghi. Rispetto a fine febbraio queste dinamiche oramai si conoscono meglio ed a nostro avviso non è il caso di creare tutti questi allarmismi, ma bisogna avere fiducia, come ha fatto la maggior parte della popolazione colleferrina, nelle istituzioni e nelle procedure messe in atto per isolare e sconfiggere il coronavirus.

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