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Colleferro, dalla Regione i soldi per la chiusura della discarica

E’ di queste ore la notizia che con una determina sono stati stanziati 2 Mln di euro per il capping ed il post mortem di Colle Fagiolara

Oramai non passa giorno che non si parli di rifiuti nelle zone a sud di Roma ed il nord della Ciociaria. Dopo le notizie di qualche settimana fa con l’arrivo di altre migliaia di tonnellate di immondizia dalla Capitale dopo l’incendio al TMB sulla Salaria. E’ di queste ore la notizia, diffusa dall’amministrazione comunale di Colleferro della determina regionale che conferisce sul bilancio 2018 a Lazio Ambiente i primi due milioni di euro per il capping ed il posto morte della discarica di Colle Fagiolara.

Un passaggio cruciale

Un passaggio cruciale verso la chiusura definitiva si avvicina sempre più al punto da poter iniziare queste operazioni necessarie alla tutela ambientale del sito. Nella determina la regione conferma l'impegno a sostenere tutte le spese al riguardo ed avvia immediatamente le operazioni richieste più volte dai sindaci di Colleferro e Paliano, oltre che dalle associazioni.

La soddisfazione di Sanna

 “È una notizia bella e rassicurante - dichiara il Sindaco di Colleferro - quasi non ci speravamo più che questi fondi arrivassero prima del 31 dicembre, invece l'assessore Valeriani è stato di parola e per questo lo ringrazio. Il fatto che le operazioni di “capping” e “post mortem” partano da subito è la prova che la discarica sta per chiudere ed i suoi ultimi mesi di vita saranno affiancati dalla partenza delle opere di messa in sicurezza ambientale. Dopo la Vittoria delle comunità sulla questione inceneritori, in barba a tutti coloro che rimestano nel torbido per mere questioni elettorali, questa è una delle notizie più importanti per la causa ambientale per la quale ci battiamo da anni.

La Selva verrà tutelata

Il comune di Paliano vedrà tutelata l'amata Selva anche perché faremo in modo di far iniziare le operazioni proprio da quel versante. Il comune di Colleferro vedrà concretamente avviati lavori che potranno far vedere a tutti la concretezza delle operazioni di chiusura e magari anche l'impiego delle maestranze di Lazio Ambiente nell'opera più nobile in assoluto: il “post mortem” della discarica che da un ventennio pesa sulle spalle di tutti. Assieme all'assessore Calamita abbiamo chiesto a più riprese questo segnale di concreta discontinuità da parte della Regione ed ora che arriva non possiamo non accettarlo positivamente in attesa di almeno altri 3 milioni nel 2019 e poi a seguire. Quell'area, con le sue vocazioni sia agricole che logistiche potrà iniziare a vivere un periodo di serio sviluppo sostenibile. La mia amministrazione arriverà al 2020, anno di scadenza del mandato, con inceneritori e discarica chiusa. Chi nel 2014 ci avrebbe davvero creduto? Le battaglie combattute con convinzione si possono vincere, se si ha perseveranza e coraggio”. 

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