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Valle del Sacco, al via la verifica sui terreni agricoli tra Colleferro e Falvaterra per la bonifica

Con una lettera indirizzata ai comuni il Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di programma ha informato che sono state definite le modalità e le priorità di intervento per la assicurare la messa in sicurezza dell’ampia zona

Dopo l’avvio ufficiale delle operazioni di bonifica della Valle del Sacco lo scorso ottobre, a sette mesi dall’accordo sottoscritto nella Prefettura di Frosinone tra il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, partirà a gennaio 2020 la caratterizzazione delle aree agricole, cioè il controllo puntuale dei terreni all’interno degli 800 ettari che vanno da Colleferro a Falvaterra per verificarne l’eventuale livello di inquinamento. Un altro tassello decisivo per la bonifica definitiva dei siti inquinati e il rilancio dell’area.

Venerdì scorso proprio a Colleferro c’è stato un interessante incontro organizzato da Retuvasa in cui i vertici della Regione Lazio hanno spiegato nel dettaglio ai presenti (compresi amministratori della Valle del Sacco e del frusinate).

Con una lettera indirizzata ai comuni ricadenti nel bacino della Valle del Sacco, infatti, il Responsabile Unico dell’Attuazione dell’Accordo di programma informa che “sono state definite le modalità e le priorità di intervento per la assicurare la messa in sicurezza, la caratterizzazione ed analisi di rischio, la bonifica ed il recupero delle aree inquinate incluse nel perimetro del Sito di Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco.

La visita di Zingaretti e del Ministro Costa a Colleferr e l'avvio ufficiale

Fra gli interventi prioritari è prevista la caratterizzazione delle aree agricole ripariali del Fiume Sacco ricadenti nel SIN, finalizzata ad indagare l’eventuale permanenza degli inquinanti che ne decretarono l’interdizione dall’Ex Commissario Delegato in fase emergenziale”. Lo scrivente Direttore Regionale precisa inoltre che “ha in corso di perfezionamento la convenzione per l’esecuzione della suddetta caratterizzazione con ARPA, Istituto Superiore di Sanità, Servizio Sanitario Nazionale, Istituto Zooprofilattico Nazionale e ASL; pertanto nei prossimi mesi sarà necessario prelevare campioni di terreno (massima profondità cm 80) e campioni di prodotti vegetali in vari punti distribuiti sulle aree agricole ripariali del fiume Sacco”.

“Affinché – prosegue - possa essere garantita l’accessibilità ai punti di prelievo è necessaria la massima collaborazione di codesto Comune e la preventiva informazione ai proprietari delle aree agricole ripariali” e al fine di fornire informazioni compiute sulle attività espletate e da espletare chiede ai comuni interessati “di indire un incontro pubblico con i proprietari delle aree agricole ripariali per il giorno 16 gennaio 2020 presso la propria sede”.

“Prosegue l’iter – ha dichiarato l’Assessore Massimiliano Valeriani – per gli interventi di messa in sicurezza e bonifica del sito di interesse nazionale Bacino del Sacco. La caratterizzazione delle aree agricole è uno step fondamentale non solo per bonificare, ma per fornire nuovamente a questo territorio una vocazione produttiva per uno sviluppo nuovo, sostenibile, che coniughi protezione ambientale e rinascita economica del territorio”.  

“La caratterizzazione delle aree agricole – ha spiegato il vicepresidente Daniele Leodori – sarà fondamentale per procedere al ripristino dei terreni che sono all’interno del bacino e che potranno essere così restituiti all'uso agricolo in assoluta sicurezza. È importante che i lavori di bonifica continuino a procedere in maniera spedita: la rinascita della Valle del Sacco -  ha concluso Leodori - è finalmente possibile”.

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