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Valmontone, di corsa verso le prossime elezioni amministrative. Gli scenari attuali

A circa sei mesi dal voto l'unica cosa altamente probabile è la ricandidatura del sindaco uscente Latini. Dall'altra parte tra Miele e Bellotti potrebbero spuntare le primarie a fare chiarezza

A poco più di sei mesi dalle elezioni che porteranno all'elezione del nuovo sindaco, la situazione politica valmontonese sembra costellata più di punti interrogativi che di altro e qualsiasi scenario può essere ipotizzabile con l’avvicinarsi dell’importante appuntamento elettorale. Facciamo allora un po’ di luce su quella che è l’attuale situazione politica ed i suoi possibili sviluppi.

Latini verso la ricandidatura

Una delle poche certezze, a meno di svolte clamorose, è quella che Alberto Latini, attuale sindaco, difficilmente troverà accordi politici con soggetti diversi da quelli che hanno sostenuto la sua candidatura alle passate elezioni. Ovviamente, essendo in carica, gode di un piccolo vantaggio rispetto ai suoi contendenti anche se ormai ha poco  tempo per ridare vigore ad un mandato sottotono e cosparso di tante, troppe, ombre. Al momento, quindi, il suo obiettivo principale sembra essere quello di mantenere sotto la campana i suoi uomini, che, nel frattempo, iniziano a manifestare forti mal di pancia e potrebbero minare l’unità del gruppo.

L’università agraria

Il segno tangibile di questo malessere lo troviamo nella vicenda “Università Agraria” dove consiglieri appartenenti a uomini di spicco della attuale maggioranza, hanno avuto parte attiva nello sfiduciare il Presidente Pizzuti, da sempre uomo di Latini e da lui a suo tempo, fortemente caldeggiato per la poltrona più ambita dell’ente Agrario.

I Mattia cosa faranno?

Da non sottovalutare le posizioni della ex vice sindaco Eleonora Mattia che, seppur impegnata in altri obiettivi, potrebbe tornare alla carica per “spallare” lo stesso Latini e proporsi come candidata forte del centro sinistra. Ma lei non è la sola  un forte malumore arriva anche dal vicesindaco Daniele Mattia anche lui già da tempo in fermento  e pronto ad abbandonare il buon Latini per sostituirlo al comando e per ultima anche l’assessore Angelucci, entrata in maggioranza in seconda battuta proveniente da uno schieramento inizialmente opposto a Latini,  potrebbe essere tentata dalla fronda interna al PD valmontonese alla scalata verso la più alta carica cittadina. In pratica  una sorta di “sindachiate” generale.

Gli oppositori di Latini

E le parti opposte a Latini cosa fanno? Gli schieramenti che si vanno formando per contendere la vittoria finale a Latini sono essenzialmente due. Uno legato all’intramontabile ex sindaco Angelo Miele, l’altro capeggiato dall’ex assessore Massimiliano Bellotti che, di fatto, è l’unico ad aver iniziato la propria campagna elettorale.

Miele ed i suoi uomini

Al momento non è dato sapere se Miele avrà la voglia di rimettersi in gioco candidandosi in prima persona alla carica di primo cittadino. Oppure potrebbe lasciare spazio al suo “scudiero” Attiani già più volte candidato in proprio alle precedenti elezioni senza raggiungere l’ambito risultato che ha fatto in cinque anni un’opposizione attenta e puntuale.

La corsa di Bellotti

Bellotti sembra l’unico ad avere le idee chiare tanto da essere partito in grande anticipo con la propria campagna elettorale sicuro di avere uomini ed argomentazioni giuste per convincere i suoi concittadini a cambiare radicalmente la classe politica valmontonese.

Il sostanziale equilibrio

Lo scacchiere così descritto con tre poli forti a contendersi l’amministrazione della città potrebbe portare ad una situazione di sostanziale equilibrio per cui una manciata di voti sposterebbero lo scettro di vincitore da una testa all’altra lasciando però un futuro incerto in merito alla governabilità. Questo contesto senza grandi prospettive potrebbe subire un brusco sussulto con il gioco delle alleanze.

Le primarie unica soluzione anti Latini?

Essendo delineato l’ambito in cui si muoverà Latini a prescindere dalle pressioni interne, il fatto che sposterebbe di fatto gli equilibri sarebbe l’unione delle opposizioni. E qui entrerebbero in gioco da una parte  l’abilità dell’uomo politico, Angelo Miele, scaltro e lungimirante, e dall’altra  il giovane e rampante Bellotti  che potrebbero adoperarsi per ricucire i rapporti tra i due gruppi in nome del bene supremo per la città. Ad esempio potrebbero sottoporsi ad un ballottaggio attraverso le primarie nelle more di un recente modus operandi, finalizzato ad individuare la persona più gradita ai cittadini. Oppure l’ex sindaco Miele potrebbe, in un delicato gioco di equilibri e sedie, lasciare via libera al Bellotti per la carica di Sindaco prendendosi oneri ed onori nel supervisionare,  una nuova classe dirigenziale. A nostro parere  è proprio quest’ultima ipotesi alla luce dei risultati ottenuti in altri contesti locali vicini a Valmontone: con Moffa a Colleferro sconfitto dal giovane Sanna ed esteri: Macron in Francia, dove la gente sembra favorire nelle preferenze volti nuovi e soprattutto giovani, la soluzione che più  si adatterebbe anche al contesto valmontonese.

Vedremo nei prossimi mesi se sono solo fantasie politiche o se diverranno qualcosa di concreto.

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