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Valmontone, dopo quattro mesi il “canile fantasma è ancora chiuso” ed aumentano i costi

Questo quanto emerso nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Il consigliere Attiani parla di poca coerenza dell'attuale maggioranza

Già il fatto che era stato inaugurato in piena campagna elettorale o meglio qualche giorno prima del voto del 10 giugno scorso, dopo 5 anni di perdite di tempo, aveva fatto pensar male i più. Oggi a distanza di oltre 4 mesi si ha la conferma che il canile comunale di Valmontone è servito solamente all’amministrazione Latini per racimolare qualche voto in più per vincere le elezioni e non certamente per recuperare e metter al sicuro i cani randagi. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è emerso, infatti, che le spese per il randagismo passeranno da 100 mila a 125 euro l’anno nonostante la presenza di questa struttura che avrebbe dovuto abbassare di molto questi costi per la collettività.

Le parole del consigliere Attiani

“Vi ricordate le roboanti dichiarazioni fatte dal Sindaco Latini nei giorni dell’inaugurazione del canile fantasma di Valle Pantana? Queste le sue parole: “Finalmente grazie all’apertura di questa struttura promuoveremo l’affidamento dei cani randagi e ridurremo i costi per il randagismo”. Peccato che a distanza di quattro mesi da quell’inaugurazione farlocca il canile è ancora chiuso! E per i cittadini, come sempre, oltre al danno arriva anche la beffa!

L’aumento dei costi

Si, perché nel consiglio comunale odierno abbiamo appreso, nella discussione sulla variazione al Bilancio di Previsione 2018, che le spese per il randagismo sono addirittura aumentate. Infatti, agli oltre 100.000 euro già spesi fino ad oggi, si aggiungeranno altri 25.000 euro che porteranno la spesa totale annua alla modica cifra di 125.000 euro, se tutto va bene. Per non parlare di quando in campagna elettorale il Sindaco Latini si vantava di aver ridotto le spese per gli avvocati, ed oggi veniamo a scoprire che le spese invece sono magicamente aumentate; dalle previste 140.000 euro si passa a 190.000 euro annue. Ma tanto a pagare saranno sempre i cittadini perché, manco a dirlo, l’Amministrazione ha previsto di coprire queste, ed altre spese, aumentando gli introiti delle multe (+ 500.000 euro) e aumentando le entrate derivanti dalla mensa scolastica (+ 50.000 euro). Questa breve narrazione è solo il sunto di quello che è successo nel consiglio comunale e che però fa capire bene quanta distanza esiste tra quello che si dice e quello che si fa. A tal proposito ci viene in mente una frase del compianto Presidente Sandro Pertini: “La coerenza è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere"

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