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Paliano, non si placano le polemiche post Palio. Marucci: "troppi personalismi e lobby tra i presidenti dei Rioni"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO dall'ass. alla cultura del comune di Paliano Simone Marucci: Satyricon a Paliano. Passata la tempesta è ora di proseguire per promuovere il nostro territorio e ciò che di meglio esprime, puntando in modo serio e concreto...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO dall'ass. alla cultura del comune di Paliano Simone Marucci: Satyricon a Paliano. Passata la tempesta è ora di proseguire per promuovere il nostro territorio e ciò che di meglio esprime, puntando in modo serio e concreto al Marchio Comunale” Terrae Palliani”. L’obiettivo non è stato centrato al primo colpo e di sicuro, come ribadiva un mio amico sociologo, un cambiamento reale delle coscienze necessita di dieci anni di intenso lavoro prima che l’iniziale persuasione diventi un’intima convinzione. L’estate palianese rappresenta un periodo in cui è d’obbligo presentare sulle tavole dei turisti il meglio che il territorio possa offrire, cercando di integrare, in un contesto di filiera corta, i produttori locali con i bar, negozi alimentari, cantine rionali e con quanti sentono l’orgoglio di appartenere ad un territorio. Un tema che in questi giorni mi ha sorpreso, e sul quale credo sia opportuno lavorare per il futuro, è il non comprendere da parte di alcuni, l’importanza di motivare tutti. Mi riferisco in particolar modo ai presidenti dei rioni, ai quali, va il mio apprezzamento per lo spirito d’iniziativa e la caparbietà con la quale hanno portato avanti il loro impegno, tuttavia, a mio avviso, hanno peccato nel voler esaltare lobby e personalismi piuttosto che lavorare di concerto, con l’intento di dar vita ad un’immagine unitaria del paese che espone i suoi prodotti migliori con annesse le caratteristiche peculiari e di provenienza. Dobbiamo rammentare che quando ci apprestiamo a stare dietro un bancone abbiamo delle responsabilità enormi che potrebbero cambiare, in alcuni casi, in meglio le sorti del nostro paese. Quelli del ferragosto sono giorni decisivi in cui una comunità scommette, investendo soldi, sulla sua immagine. Il lavoro svolto sinora da chi ha gestito le cantine è stato senza dubbio rilevante, ciò non toglie tuttavia, la possibilità di partire proprio da questa consapevolezza per fare sempre meglio. Ecco perché è d’obbligo continuare a lavorare con l’ausilio del marchio territoriale “Terrae Palliani” e credere fino in fondo con orgoglio, a ciò che di meglio il nostro territorio può offrire. Mi corre l’obbligo ricordare che il marchio comunale prevede, per il produttore agricolo, la necessità di seguire una disciplinare che miri a garantire il prodotto sotto il profilo della qualità e a tutelare il consumatore sulla sicurezza dell’ autenticità e prelibatezza dello stesso, come può essere ad esempio l’Olio Rosciola. Il futuro per quel che concerne la tutela ed il rilancio del territorio, si basa esclusivamente sulla selezione e sulla qualità del prodotto, qualsiasi altra formula, mi permetto di dire, è condannata a fallire e decadere.

Credo che i presidenti dei rioni, da quando un anno fa è iniziato questo percorso, non abbiano contribuito al perseguimento dei risultati succitati, ma si siano arroccati sulle loro posizioni dimostrando paura e avversione al cambiamento, scarsa conoscenza delle politiche di marketing territoriale, ed una buona dose di atavici pregiudizi. In alcuni casi si è toccato il fondo, elemosinando emotività e mettendo avanti il fatto che il volontariato a priori non debba essere criticato. Altresì il volontariato va elogiato, ma va anche motivato ed indirizzato verso mete più stimolanti ed allettanti e viceversa non può essere strumento con cui dividere e alimentare astio, in quanto, l’obiettivo è comune, ossia la promozione del meglio che c’è sul nostro amato paese. Il finale con gli stendardi a lutto, è stato tragicomico ed in questo mi viene in soccorso ancora una volta Federico Fellini quando in una scena del film “satyricon”, i commensali e i servi di Trimalcione inscenano la morte ed il funerale di quest'ultimo, con Trimalcione che dirige dalla bara tutto il rito. La scena, in Satyricon, esprime il cattivo gusto di Trimalcione e ricrea un'atmosfera surreale e decadente.

Voglio ricordare che il comune di Paliano per il Palio ha provveduto come ogni anno ad ottemperare i seguenti costi organizzativi: Movimentazione sabbia per il palio, Sabbia per il Palio,convenzione con la Croce rossa e Protezione civile, bagni chimici, impianti audio, premio al fantino, area pedonale, navetta bus, costi siae, impiego del personale del comune nella gestione della viabilità e nella logistica del palio, utilizzo di spazi comunali per allestire la mostra dell’abito. Il sindaco , inoltre, si è assunto la responsabilità dell’apertura delle cantine in qualità di ufficiale sanitario comunale.

Assessore Simone Marucci

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