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Colleferro, “Termovalorizzatori spenti ma l’aria resta malsana”

In una nota il consigliere comunale Riccardo Nappo fa il punto dei dati dell’Arpa dopo 55 giorni dall’inizio dell’anno

“Sono passati appena 55 giorni dall’inizio del 2019 e le centraline ARPA per il rilevamento degli agenti inquinanti hanno già segnalato 21 sforamenti. In pratica in questi due mesi in almeno 1 giorno su 3 i colleferrini hanno respirato aria malsana”.

Queste le dichiarazioni del consigliere comunale di Colleferro Riccardo Nappo che poi continua: “Questo è un dato che dovrebbe seriamente preoccupare chi governa la nostra città, anche alla luce del fatto che per non superare il limite di 35 giorni annui che ci impone la legge da oggi al 31 dicembre Colleferro non potrà avere più di 14 sforamenti. Un limite che, vista la tendenza, ovviamente non saremo mai in grado di rispettare.

I termovalorizzatori sono spenti

Ma se i termovalorizzatori sono spenti ormai da 3 anni uno e 2 anni l’altro a chi vuole imputare il nostro prode sindaco il superamento delle PM10? I tantissimi Camion diretti in discarica per riempirla tutta alla fine del 2019? Forse Sanna farebbe bene a concentrarsi sui veri agenti inquinanti di questa città come autovetture, sistemi di riscaldamento e caldaie, cercando di trovare una soluzione efficace nell’interesse dei cittadini invece di continuare a demonizzare i termovalorizzatori al solo scopo di alimentare il suo consenso tra le associazioni ambientaliste che hanno dato un contributo fattivo e sostanziale alla sua elezione a sindaco 4 anni fa. Analizzare subito e discretizzare il nostro territorio per comprenderne le vere criticità è la nostra richiesta.  Subito”.

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