Anagni, i lavoratori della Marangoni Tyre in corteo per dare risalto alla loro drammatica soluzione

Un’intera mattinata in corteo nonosante l’inclemenza del tempo per i lavoratori della Marangoni Tyre di Anagni che almeno in 300 hanno sfilato, pacificamente e paralizzando in parte il traffico sull’anticolana e all’ingresso della città dei Papi.

Il corteo si è fermato, dopo qualche ora di cammino in Piazza Cavour, dove ad attenderli il Primo cittadino di Anagni, dott. Carlo Noto e la sua giunrta.

Lo Stabilimento della Marangoni tyre posizionato sull’Anticolana dava lavoro a 410 dipendenti, con l’indotto si arriva fino a 600 persone che da un giorno all’altro si trovano senza lavoro, dopo essere andati in ferie nell’agosto scorso.

L’industria anagnina per la Marangoni, rappresentava la punta di diamante perché produceva 85 tipi di gomme e per questa si è tenuta aggiornata con l’innovazioone del settore, ma a fronte dei 3 miliardi di gomme necessarie al mondo per le auto, la Marangoni ne riesce a produrre solamente un milioni, quindi una piccola parte. Ecco perché occorono altri investitori, altri partner cghe credono nel settore, perché per stare nel mercato si deve incrementare la produzione.

Come ricorderanno i nostri affezionati e tantissimi lettori, il Presidente Massimo De Alessandri, nella riunione del 5 settembre scorso all’unidustria di Frosinone, annunciò la brutta notizia per tutti, anche per i loro proprietari; l’azienda non poteva più andare avanti mancava di liquidità per l’acquisto delle materie prime ossia il materiale di plastica per fare le gomme.

Ad Anagni i sindacalisti hanno ricodato quanto hanno fatto per scongiurare la crisi. Ha chiuso la manifestazione il Sindaco Carlo Noto, nel dare la solidarietà ai lavoratori, è disposto a mettere in atto tutte le iniziative di sua competenza per scongiurare la chiusura definitiva dello stabilimento, anche perché il suo compresonrio, prima con la Videocom, oggi con la Marangoni Tyre e altre piccole aziende ha subito una brutta botta economica e non sarà facile rialzarsi su due piedi. Occorre unire gli sforzi ed essere più sinergici tra forze politiche e sindacali al fine di trovare una soluzione soddisfacente.

Ci saranno due anni di Cassa integrazione. Poi chi lo sà?

Giancarlo Flavi