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Anagni Paliano

Anagni, a lavoro sui resti del laboratorio Collalto gli uomini del N.I.A. Si pensa alla cassa integrazione per i 10 operai rimasti senza lavoro (nuove foto)

E’ in corso da questa mattina presso il Laboratorio Tecnico Collalto il sopralluogo dei vigili del fuoco  del N.I.A. ( Nucleo Investicazioni Anrincendio) per accertare le cause della violenta esplosione che ha letteralmente disintegrato l’intero...

E’ in corso da questa mattina presso il Laboratorio Tecnico Collalto il sopralluogo dei vigili del fuoco del N.I.A. ( Nucleo Investicazioni Anrincendio) per accertare le cause della violenta esplosione che ha letteralmente disintegrato l’intero fabbricato alla presenza del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Antonio Menga.

“Sembra come se questo laboratorio sia stato colpito da un violento terremoto” ha esclamato uno dei vigili che sta facendo il sopralluogo. Sulle cause dell'esplosione il mistero s'infittisce ma si lavora a ritmo serrato per trovare le giuste risposte.

Sta di fatto che ci vorrà del tempo per capire bene i motivi della violenta esplosione che ha mandato in frantumi i vetri di negozi ed appartamenti in un raggio di circa 600 metri. Il sindaco Noto ha dovuto dare lo sfratto a due abitazioni vicine al laboratorio ed ha alloggiato le famiglie all’Hotel Le Rose. Mentre un’azienda di cinesi posta al fianco dell'azienda dei Collalto ancora non può riaprire perché un muro è venuto giù.

Intanto in rete c'è chi attraverso i media sta tentando di gettare fango contro il titolare dell'azienda esplosa Maurizio Collalto, apprezzato e stimato tecnico, che insieme al fratello nel lontano 1970 decisero di aprire il laboratorio di riparazione di pompe sommerse e motori elettrici dopo il diploma all’istituto tecnico di Velletri. Una azienda che stava crescendo piano piano. Maurizio si è detto molto dispiaciuto per gli operai, che in questo momento sono in ferie forzate e per i quali si dovranno studiare soluzioni di cassa integrazione. L’azienda deve riprendere a lavorare per cercare di dare sviluppo e creare posti di lavoro. Al momento, il tutto è posto sotto sequestro, perché la magistratura, prima di prendere i dovuti provvedimenti, attende l’esito degli esami degli uomini del NIA.

Giancarlo Flavi

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